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Pasta integrale e dieta

La pasta integrale è un ottimo alleato per chi è a dieta e vuole gustare a pranzo un piatto di pasta senza poi sentirsi in colpa.

Il germe di grano contenuto nella semola di grano duro integrale con la quale si prepara questo tipo di pasta è conosciuto per le sue proprietà salutari: è ricco di acidi grassi essenziali e antiossidanti, quindi è un alleato del nostro cuore e un nemico delle malattie cardiovascolari.

La pasta di semola di grano duro integrale ha, inoltre, un valore calorico inferiore di quella di semola di grano duro raffinato ed ha anche numerosi vantaggi rispetto alla seconda.

Perché la pasta integrale è adatta alla dieta?

Valore calorico inferiore

Basso indice glicemico

Ricca di fibre

La caratteristica più importante della pasta di semola di grano duro integrale è quella di avere un basso indice glicemico e quindi di evitare i picchi di insulina nel sangue. Tali picchi, oltre che essere controproducenti per chi è affetto da glicemia alta o diabete sono anche controindicati per tutti in quanto favoriscono l’accumulo di grasso corporeo nella parte superiore del corpo (addome, seno, braccia) che predispone a varie patalogie soprattutto cardiovascolari.

Essendo ricca di fibre benefiche per l’intestino la pasta integrale facilita inoltre il transito intestinale e lo smaltimento delle scorie e le fibre fanno raggiungere presto anche il senso di sazietà, rendendola perfetta per la dieta.

Quando l’intestino lavora bene, si ha, infatti, una sensazione di benessere generale, la pancia si sente meno gonfia e si ha anche un migliore rapporto con il cibo.

Al termine del pasto ci si sente soddisfatte e senza la voglia di continuare ad ingerire altri cibi. Se con la pasta integrale che ha un gusto pieno che la rende particolarmente invitante, limitiamo l’uso di condimenti grassi a favore di condimenti a base di verdure il vantaggio apportato alla dieta è ancora maggiore e senza rinunce.

L’unico neo della pasta di semola di grano duro integrale è quello di contenere l’acido fitico, una sostanza presente solo nei vegetali e di cui i cereali integrali ne sono ricchi, che riduce l’assorbimento di calcio e di ferro da parte dell’organismo, quindi è sconsigliabile l’uso quotidiano.

In commercio si trova un buon assortimento di formati di pasta di semola di grano duro integrale quasi pari a quello della pasta tradizionale.

Ha tempi di cottura più lunghi: le fibre interagiscono con il calcio contenuto nell’acqua. Quindi, più l’acqua è ricca di calcio, più si allunga il tempo di cottura della pasta integrale.

Se volessimo mangiarla davvero al dente, dovremmo cuocerla in acqua distillata!

Le 5 cose da sapere sulla pasta integrale

La scelta tra il consumo di pasta integrale e classica dipende dalle esigenze nutrizionali, infatti non esiste una tipologia di pasta migliore in assoluto. La pasta integrale contiene più fibre. Tuttavia, sono entrambe valide opzioni in un’alimentazione equilibrata.

La pasta integrale in sé non fa dimagrire, tuttavia contiene un maggiore apporto di fibre rispetto alla pasta classica, il che contribuisce ad una corretta digestione e un senso di sazietà più duraturo[1]. Pertanto, la pasta integrale può essere parte di un piano alimentare mirato alla perdita di peso, ma non ne è la causa diretta.

La pasta, sia integrale che classica, si può mangiare anche con frequenza giornaliera, fino a due volte al giorno senza controindicazioni[2]. È bene calibrare la frequenza di consumo in base alle esigenze nutrizionali individuali, ricordandosi sempre di assumere tutti i gruppi alimentari per un’alimentazione varia ed equilibrata. Per esigenze specifiche, informazioni approfondite o diete ad hoc è preferibile consultare un medico o un nutrizionista.

La pasta integrale può essere consumata da tutti, soprattutto da chi cerca un maggior apporto di fibre. Anche chi soffre di colon irritabile la può consumare, con alcuni accorgimenti in modo da non assumere un apporto di fibre eccessivo per evitare sintomi spiacevoli come gonfiore o dolore addominale [3]. Naturalmente è sempre raccomandato confrontarsi con il proprio medico per qualsiasi condizione che può variare da persona a persona e tali consigli non sono intesi a sostituirsi a nessun parere professionale.

La differenza sostanziale tra pasta integrale e pasta normale è l’apporto di fibre, decisamente maggiore nel caso della pasta integrale. Un’ulteriore differenza risiede nel ridotto carico glicemico e in una minima differenza in termini di apporto calorico [4].

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