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Cibus di Parma, un segnale di ripartenza

Dopo due anni di stop forzato dovuto alla pandemia si è tornati in fiera.

È stata la cornice del Cibus di Parma ad ospitare nei giorni scorsi le aziende dell’agro-alimentare. Un segno di ripartenza voluto dagli imprenditori che, in presenza, hanno potuto incontrare nuovamente i clienti.

La Molisana, intanto, ha cambiato abito e così, con il nuovo pack interamente riciclabile nella carta, si è presentata in fiera. Cambio epocale, scelta di natura etica con l’intento di ridurre sensibilmente l’utilizzo di plastica di circa 230.000 chili annui per andare incontro alle esigenze dei consumatori sempre più attenti non solo all’origine dei prodotti alimentari e alla filiera corta ma anche preferendo i brand che limitano la loro impronta ecologica.

Dal primo settembre, inoltre, ha preso il via la partnership con LifeGate. Il progetto “Impatto Zero” quantifica l’impatto ambientale delle nuove confezioni di carta e delle cartotecniche espositive dedicate alla vendita e ne compensa la CO2 con crediti di carbonio generati da interventi di gestione e tutela di foreste in crescita in Madagascar, Brasile e Italia.

Come sempre in collaborazione con Apci (associazione professionale cuochi italiani) si sono alternati in fiera tre chef stellati che hanno deliziato gli ospiti con piatti davvero eccezionali. Paolo Gramaglia, Giancarlo Morelli e Antonella Ricci ai fornelli con rigacuore, scialatielli, farfalle e pennoni integrali e trighetto.

Maggio 2022 si replicherà: di nuovo Cibus a Parma.

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